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Antico Testamento

Nuovo Testamento

Primo Libro di Samuele 1 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. C'era un uomo di Ramataim-Sofim, della regione montuosa di *Efraim, che si chiamava Elcana, figlio di Ieroam, figlio di Eliú, figlio di Toú, figlio di Suf, efraimita.

Eli e Samuele, gli ultimi due giudici d'Israele

2. Aveva due mogli: una di nome *Anna e l'altra di nome Peninna. Peninna aveva dei figli, ma Anna non ne aveva.

3. Quest'uomo, ogni anno, saliva dalla sua città per andare ad adorare il Signore degli eserciti e offrirgli dei sacrifici a Silo; e là c'erano i due figli di *Eli, Ofni e Fineas, *sacerdoti del Signore.

4. Nel giorno in cui Elcana offrí il sacrificio diede a Peninna, sua moglie, e a tutti i figli e a tutte le figlie di lei le loro parti;

5. ma ad Anna diede una parte doppia, perché amava Anna, benché il Signore l'avesse fatta sterile.

6. La rivale mortificava continuamente Anna per amareggiarla perché il Signore l'aveva fatta sterile.

7. Cosí avveniva ogni anno; ogni volta che Anna saliva alla casa del Signore, Peninna la mortificava a quel modo; perciò lei piangeva e non mangiava piú.

8. Elcana, suo marito, le diceva: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Per te io non valgo forse piú di dieci figli?

9. Dopo che ebbero mangiato e bevuto a Silo, Anna si alzò. Il sacerdote Eli stava in quell'ora seduto sulla sua sedia all'entrata del *tempio del Signore.

10. Lei aveva l'anima piena di amarezza e pregò il Signore piangendo dirottamente.

11. Fece un voto e disse: «O Signore degli eserciti, se hai riguardo all'afflizione della tua serva e ti ricordi di me, se non dimentichi la tua serva e dai alla tua serva un figlio maschio, io lo consacrerò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sulla sua testa».

12. La sua preghiera davanti al Signore si prolungava, ed Eli osservava la bocca di lei.

13. Anna parlava in cuor suo e si movevano soltanto le sue labbra, ma non si sentiva la sua voce; perciò Eli credette che fosse ubriaca

14. e le disse: «Quanto durerà questa tua ubriachezza? Va' a smaltire il tuo vino!»

15. Ma Anna rispose e disse: «No, mio signore, io sono una donna tribolata nello spirito e non ho bevuto vino né bevanda alcolica, ma stavo solo aprendo il mio cuore davanti al Signore.

16. Non prendere la tua serva per una donna da nulla; perché l'eccesso del mio dolore e della mia tristezza mi ha fatto parlare fino ad ora».

17. Ed Eli replicò: «Va' in pace e il Dio d'*Israele esaudisca la preghiera che gli hai rivolta!»

18. Lei rispose: «Possa la tua serva trovare grazia agli occhi tuoi!» Cosí la donna se ne andò per la sua via, mangiò, e il suo aspetto non fu piú quello di prima.

19. L'indomani lei e suo marito si alzarono di buon'ora e si prostrarono davanti al Signore; poi partirono e ritornarono a casa loro, a Rama.Elcana si uní ad Anna, sua moglie, e il Signore si ricordò di lei.

20. Nel corso dell'anno, Anna concepí e partorí un figlio, che chiamò *Samuele; perché disse, l'ho chiesto al Signore.

21. E quell'uomo, Elcana, salí con tutta la sua famiglia per andare a offrire al Signore il sacrificio annuo e a sciogliere il suo voto.

22. Ma Anna non salí, perché disse a suo marito: «Io non salirò finché il bambino non sia divezzato; allora lo condurrò, perché sia presentato davanti al Signore e rimanga là per sempre».

23. Elcana, suo marito, le rispose: «Fa' come ti sembra bene; rimani finché tu lo abbia divezzato, purché il Signore adempia la sua parola!» Cosí la donna rimase a casa, e allattò suo figlio fino al momento di divezzarlo.

24. Quando lo ebbe divezzato, lo condusse con sé e prese tre torelli, un *efa di farina e un otre di vino; e lo condusse nella casa del Signore a Silo. Il bambino era ancora molto piccolo.

25. Elcana e Anna sacrificarono il torello e condussero il bambino a Eli.

26. Anna gli disse: «Mio signore! com'è vero che tu vivi, o mio signore, io sono quella donna che stava qui vicina a te, a pregare il Signore.

27. Pregai per avere questo bambino; il Signore mi ha concesso quel che io gli avevo domandato.

28. Perciò anch'io lo dono al Signore; finché vivrà, egli sarà donato al Signore». E si prostrò là davanti al Signore.