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Primo Libro dei Re 3:8-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

8. Io, tuo servo, sono in mezzo al popolo che tu hai scelto, popolo numeroso, che non può essere contato né calcolato, tanto è grande.

9. Dà dunque al tuo servo un cuore intelligente perché io possa amministrare la giustizia per il tuo popolo e discernere il bene dal male; perché chi mai potrebbe amministrare la giustizia per questo tuo popolo che è cosí numeroso?»

10. Piacque al Signore che Salomone gli avesse fatto una tale richiesta.

11. E Dio gli disse: «Poiché tu hai domandato questo, e non hai chiesto per te lunga vita, né ricchezze, né la morte dei tuoi nemici, ma hai chiesto intelligenza per poter discernere ciò che è giusto,

12. ecco, io faccio come tu hai detto; e ti do un cuore saggio e intelligente: nessuno è stato simile a te nel passato, e nessuno sarà simile a te in futuro.

13. Oltre a questo io ti do quello che non mi hai domandato: ricchezze e gloria; tanto che non vi sarà durante tutta la tua vita nessun re che possa esserti paragonato.

14. Se cammini nelle mie vie, osservando le mie leggi e i miei comandamenti, come fece Davide tuo padre, io prolungherò i tuoi giorni».

15. Salomone si svegliò, e capí che era un sogno; tornò a Gerusalemme, si presentò davanti all'*arca del patto del Signore e offrí olocausti, sacrifici di riconoscenza e fece un convito a tutti i suoi servitori.

16. Allora due prostitute vennero a presentarsi davanti al re.

17. Una delle due disse: «Permetti, mio signore! Io e questa donna abitavamo nella medesima casa, e io partorii mentre lei stava in casa.

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