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Primo Libro dei Re 20:17-33 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

17. I servitori dei capi delle province andarono fuori per primi. Ben-Adad mandò a vedere, e gli fu riferito: «Da Samaria è uscita gente!»

18. Il re disse: «Se sono usciti per la pace, prendeteli vivi; se sono usciti per la guerra, prendeteli vivi ugualmente».

19. Quando quei servitori dei capi delle province e l'esercito che li seguiva furono usciti dalla città,

20. ciascuno di loro uccise il suo uomo. I Siri si diedero alla fuga, gli Israeliti li inseguirono, e Ben-Adad, re di Siria, fuggí a cavallo con alcuni cavalieri.

21. Il re d'Israele uscí, mise in fuga cavalli e carri, e fece una grande strage fra i Siri.

22. Allora il profeta si avvicinò al re d'Israele e gli disse: «Va', rinfòrzati; considera bene quel che dovrai fare; perché di qui a un anno il re di Siria marcerà contro di te».

23. I servitori del re di Siria gli dissero: «Gli dèi d'Israele sono dèi di montagna; per questo ci hanno vinti; ma diamo la battaglia in pianura, e li vinceremo di certo.

24. E tu, fa' questo: togli ognuno di quei re dal suo posto e sostituiscili con dei capitani;

25. formati quindi un esercito pari a quello che hai perduto, con altrettanti cavalli e altrettanti carri; poi daremo battaglia a costoro in pianura, e li vinceremo di certo». Egli accettò il loro consiglio, e fece cosí.

26. L'anno seguente Ben-Adad passò in rivista i Siri, e marciò verso Afec per combattere contro Israele.

27. Anche i figli d'Israele furono passati in rivista e forniti di viveri; quindi mossero contro i Siri, e si accamparono di fronte a loro: parevano due minuscole greggi di capre di fronte ai Siri che inondavano il paese.

28. Allora l'uomo di Dio si avvicinò al re d'Israele, e gli disse: «Cosí dice il Signore: Poiché i Siri hanno detto: “Il Signore è Dio dei monti e non è Dio delle valli”, io ti darò nelle mani tutta questa gran moltitudine; e voi conoscerete che io sono il Signore».

29. Essi rimasero accampati gli uni di fronte agli altri per sette giorni; il settimo giorno scoppiò la battaglia, e i figli d'Israele uccisero, in un giorno, centomila fanti dei Siri.

30. Il rimanente si rifugiò nella città di Afec, dove le mura caddero sui ventisettemila uomini che erano rimasti.Ben-Adad fuggí e, giunto nella città, cercava rifugio di camera in camera.

31. I suoi servitori gli dissero: «Abbiamo sentito dire che i re della casa d'Israele son dei re clementi; lascia dunque che ci mettiamo dei sacchi sui fianchi e delle corde al collo e usciamo incontro al re d'Israele; forse egli ti salverà la vita».

32. Cosí essi si misero dei sacchi intorno ai fianchi e delle corde al collo, andarono dal re d'Israele, e dissero: «Il tuo servo Ben-Adad dice: Ti prego, lasciami in vita!» Acab rispose: «È ancora vivo? Egli è mio fratello».

33. Quegli uomini ne trassero buoni auspici, e per accertarsi se quello era proprio il suo sentimento, gli dissero: «Ben-Adad è dunque tuo fratello!» Egli rispose: «Andate, e conducetelo qua». Ben-Adad si recò da Acab, il quale lo invitò a salire sul suo carro.

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