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Numeri 35:21-32 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

21. o lo colpisce per inimicizia con la mano, in modo che quello muoia, colui che ha colpito dovrà essere punito con la morte: è un omicida; il vendicatore del sangue ucciderà l'omicida quando lo incontrerà.

22. Ma se gli dà una spinta per caso e non per inimicizia, o gli getta contro qualcosa senza premeditazione,

23. o se, senza vederlo, gli fa cadere addosso una pietra che possa causare la morte, e quello muore, senza che l'altro gli fosse nemico o gli volesse fare del male,

24. allora ecco le norme secondo le quali la comunità giudicherà tra colui che ha colpito e il vendicatore del sangue.

25. La comunità libererà l'omicida dalle mani del vendicatore del sangue e lo farà tornare alla città di rifugio dove si era messo in salvo. Qui abiterà, fino alla morte del sommo *sacerdote consacrato con l'olio santo.

26. Ma se l'omicida esce dai confini della città di rifugio dove aveva trovato asilo,

27. e se il vendicatore del sangue trova l'omicida fuori dei confini della sua città di rifugio e l'uccide, il vendicatore del sangue non sarà responsabile del sangue versato.

28. Poiché l'omicida deve stare nella sua città di rifugio fino alla morte del sommo sacerdote; ma dopo la morte del sommo sacerdote, l'omicida potrà tornare nella terra di sua proprietà.

29. Queste vi servano come norme di diritto, di generazione in generazione, dovunque abiterete.

30. «“Se uno uccide un altro, l'omicida sarà messo a morte in seguito a deposizione di testimoni; ma un unico testimone non basterà per far condannare a morte una persona.

31. Non accetterete prezzo di riscatto per la vita di un omicida colpevole e degno di morte, perché dovrà essere punito con la morte.

32. Non accetterete prezzo di riscatto che permetta a un omicida di mettersi in salvo nella sua città di rifugio e di ritornare ad abitare nel paese prima della morte del sacerdote.

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