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Numeri 21:15-27 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

15. e i letti dei torrenti che scendono verso le dimore di Ar e si appoggiano alla frontiera di Moab».

16. Di là andarono a Beer, che è il pozzo a proposito del quale il Signore disse a Mosè: «Raduna il popolo e io gli darò l'acqua».

17. Fu in quell'occasione che Israele cantò questo cantico: «Scaturisci, o pozzo! Salutatelo con canti!

18. Pozzo che i capi hanno scavato, che i nobili del popolo hanno aperto con lo scettro, con i loro bastoni!»

19. Poi dal deserto andarono a Mattana; da Mattana a Naaliel; da Naaliel a Bamot,

20. e da Bamot nella valle che è nella campagna di Moab, verso l'altura del Pisga che domina il deserto.

21. Israele mandò ambasciatori a Sicon, re degli Amorei, per dirgli:

22. «Lasciami passare per il tuo paese; noi non ci svieremo per i campi né per le vigne, non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la strada pubblica finché abbiamo oltrepassato i tuoi confini».

23. Ma Sicon non permise a Israele di passare per il suo territorio; anzi radunò tutta la sua gente e uscí fuori contro Israele nel deserto; giunse a Iaas e affrontò Israele.

24. Israele lo sconfisse passandolo a fil di spada, e conquistò il suo paese dall'Arnon fino al Iabboc, fino ai confini degli *Ammoniti, poiché la frontiera degli Ammoniti era forte.

25. Israele prese tutte queste città e abitò in tutte le città degli Amorei: a Chesbon e in tutte le città del suo territorio;

26. poiché Chesbon era la città di Sicon, re degli Amorei, il quale aveva mosso guerra al precedente re di Moab, e gli aveva tolto tutto il suo paese fino all'Arnon.

27. Per questo dicono i poeti: «Venite a Chesbon! La città di Sicon sia ricostruita e fortificata!

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