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Numeri 11:24-33 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

24. Mosè dunque uscí e riferí al popolo le parole del Signore; radunò settanta fra gli anziani del popolo e li dispose intorno alla tenda.

25. Il Signore scese nella nuvola e parlò a Mosè; prese dello Spirito che era su di lui, e lo mise sui settanta anziani; e appena lo Spirito si fu posato su di loro, profetizzarono, ma poi smisero.

26. Intanto, due uomini, l'uno chiamato Eldad e l'altro Medad, erano rimasti nell'accampamento, e lo Spirito si posò su di loro; erano fra i settanta, ma non erano usciti per andare alla tenda; e profetizzarono nel campo.

27. Un giovane corse a riferire la cosa a Mosè, e disse: «Eldad e Medad profetizzano nel campo».

28. Allora *Giosuè, figlio di Nun, servo di Mosè fin dalla sua giovinezza, prese a dire: «Mosè, signor mio, non glielo permettere!»

29. Ma Mosè gli rispose: «Sei geloso per me? Oh, fossero pure tutti *profeti nel popolo del Signore, e volesse il Signore mettere su di loro il suo Spirito!»

30. E Mosè si ritirò nell'accampamento, insieme con gli anziani d'Israele.

31. Un vento si levò, per ordine del Signore, e portò delle quaglie dalla parte del mare e le fece cadere presso l'accampamento sulla distesa di circa una giornata di cammino da un lato e una giornata di cammino dall'altro intorno all'accampamento, e a un'altezza di circa due *cubiti sulla superficie del suolo.

32. Il popolo si alzò e tutto quel giorno e tutta la notte e tutto il giorno seguente raccolse le quaglie. Chi ne raccolse meno ne ebbe dieci *comer; le distesero tutto intorno all'accampamento.

33. Avevano ancora la carne tra i denti e non l'avevano neppure masticata, quando l'ira del Signore si accese contro il popolo e il Signore colpí il popolo con un gravissimo flagello.

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