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Neemia 5:7-15 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

7. Dopo aver molto riflettuto, rimproverai aspramente i notabili e i magistrati, e dissi loro: «Come! Voi prestate a interesse ai vostri fratelli?» Convocai contro di loro una grande assemblea,

8. e dissi loro: «Noi, secondo la nostra possibilità, abbiamo riscattato i nostri fratelli giudei che si erano venduti ai pagani; e voi stessi vendereste i vostri fratelli, ed è a noi che essi sarebbero venduti!» Allora quelli tacquero, e non seppero che rispondere.

9. Dissi ancora: «Quello che voi fate non è ben fatto. Non dovreste piuttosto camminare nel timore del nostro Dio per non essere oltraggiati dai pagani nostri nemici?

10. Anch'io, i miei fratelli e i miei servi abbiamo dato loro in prestito denaro e grano. Vi prego, condoniamo loro questo debito!

11. Restituite oggi i loro campi, le loro vigne, i loro uliveti e le loro case, e la percentuale del denaro, del grano, del vino e dell'olio, che avete ottenuto da loro come interesse».

12. Quelli risposero: «Restituiremo tutto, e non domanderemo loro piú nulla; faremo come tu dici». Allora chiamai i *sacerdoti, e in loro presenza li feci giurare che avrebbero mantenuto la promessa.

13. Poi, agitando il mio mantello, dissi: «Cosí Dio scuota dalla sua casa e dai suoi beni chiunque non avrà mantenuto questa promessa, e sia egli scosso e resti senza nulla!» Tutta l'assemblea disse: «Amen!» Poi celebrarono il Signore. E il popolo mantenne la promessa.

14. Dal giorno in cui venni nominato governatore nel paese di *Giuda, dal ventesimo anno fino al trentaduesimo anno del re *Artaserse, per dodici anni, né io né i miei fratelli godemmo del compenso assegnato dal governatore.

15. I governatori che mi avevano preceduto avevano gravato il popolo, ricevendone pane e vino, oltre a quaranta *sicli d'argento; perfino i loro servi angariavano il popolo; ma io non ho fatto cosí, perché ho avuto timor di Dio.

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