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Neemia 2:1-10 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Nel mese di Nisan, il ventesimo anno del re *Artaserse, il vino stava davanti al re; io lo presi e glielo versai. Io non ero mai stato triste in sua presenza.

2. Il re mi disse: «Perché hai l'aspetto triste? Eppure non sei malato; non può essere altro che per una preoccupazione». Allora fui colto da grande paura,

3. e dissi al re: «Viva il re per sempre! Come potrei non essere triste quando la città dove sono le tombe dei miei padri è distrutta e le sue porte sono consumate dal fuoco?»

4. E il re mi disse: «Che cosa domandi?» Allora io pregai il Dio del cielo;

5. poi risposi al re: «Se ti sembra giusto e il tuo servo ha incontrato il tuo favore, mandami in *Giudea, nella città dove sono le tombe dei miei padri, perché io la ricostruisca».

6. Il re, che aveva la regina seduta al suo fianco, mi disse: «Quanto durerà il tuo viaggio? Quando ritornerai?» La cosa piacque al re, che mi lasciò andare, e gli indicai una data.

7. Poi dissi al re: «Se il re è disposto, mi si diano delle lettere per i governatori d'oltre il fiume affinché mi lascino passare ed entrare in Giuda,

8. e una lettera per Asaf, guardiano del parco del re, affinché mi dia del legname per costruire le porte della fortezza annessa al tempio del Signore, per le mura della città, e per la casa che abiterò». Il re mi diede le lettere, perché la benefica mano del mio Dio era su di me.

9. Mi recai presso i governatori d'oltre il fiume, e diedi loro le lettere del re. Il re mi aveva dato una scorta di ufficiali e di cavalieri.

10. Quando Samballat, il Coronita, e Tobia, il servo *ammonita, furono informati del mio arrivo, furono molto contrariati dalla venuta di un uomo che cercava il bene dei figli di *Israele.

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