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Neemia 11:8-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

8. e dopo di lui, Gabbai, Sallai: in tutto novecentoventotto.

9. Gioele, figlio di Zicri, era loro capo, e Giuda figlio di Assenua, era il secondo capo della città.

10. Dei sacerdoti: Iedaia, figlio di Ioiarib, Iachin,

11. Seraia, figlio di Chilchia, figlio di Mesullam, figlio di Sadoc, figlio di Meraiot, figlio di Aitub, preposto alla casa di Dio,

12. e i loro fratelli addetti al servizio del tempio, in numero di ottocentoventidue; e Adaia, figlio di Ieroam, figlio di Pelalia, figlio di Amsi, figlio di Zaccaria, figlio di Pascur, figlio di Malchia,

13. e i suoi fratelli, capi delle case patriarcali, in numero di duecentoquarantadue; e Amassai, figlio d'Azareel, figlio d'Azai, figlio di Mesillemot, figlio d'Immer,

14. e i loro fratelli, uomini valorosi, in numero di centoventotto. Zabdiel, figlio di Ghedolim, era loro capo.

15. Dei Leviti: Semaia, figlio di Cassub, figlio di Azricam, figlio di Casabia, figlio di Bunni;

16. Sabbetai e Iozabad, due fra i capi dei Leviti addetti al servizio esterno del tempio di Dio,

17. e Mattania, figlio di Mica, figlio di Zabdi, figlio d'*Asaf, il capo cantore che intonava i canti di lode al momento della preghiera, Bacbuchia, che gli veniva secondo tra i suoi fratelli, e Abda figlio di Sammua, figlio di Galal, figlio di Iedutun.

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