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Isaia 41:21-29 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

21. «Presentate la vostra causa», dice il Signore; «esponete le vostre ragioni», dice il re di Giacobbe.

22. «Le espongano essi e ci dichiarino quel che avverrà. Le vostre predizioni di prima quali sono? Ditecele, perché possiamo porvi mente, e riconoscerne il compimento; oppure fateci udire le cose future.

23. Annunziateci quel che succederà piú tardi e sapremo che siete degli dèi; sí, fate del bene o del male, affinché noi lo vediamo e lo consideriamo assieme.

24. Ecco, voi siete niente, l'opera vostra non vale nulla. È una cosa abominevole scegliere voi!

25. Io l'ho suscitato dal settentrione ed egli viene; dall'oriente, ed egli invoca il mio nome; egli calpesta i príncipi come fango, come il vasaio che calca l'argilla.

26. Chi ha annunziato questo fin dal principio perché lo sapessimo? Già da molto prima perché dicessimo: “È vero?” Nessuno l'ha annunziato, nessuno l'ha predetto, nessuno ha udito i vostri discorsi.

27. Io per primo ho detto a *Sion: “Guardate, eccoli!” A *Gerusalemme ho inviato un messaggero di buone notizie.

28. E guardo… e non c'è nessuno; non c'è tra di loro nessuno che sappia dare un consiglio, che, se io lo interrogo, possa darmi risposta.

29. Ecco, tutti quanti costoro non sono che vanità; le loro opere non sono nulla, i loro idoli non sono che vento e cose da niente.

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