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Isaia 10:4-21 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

4. Non rimarrà loro che curvarsi tra i prigionieri o cadere fra gli uccisi. Con tutto ciò, la sua ira non si calma, e la sua mano rimane distesa.

5. «Guai all'Assiria, verga della mia ira! Ha in mano il bastone della mia punizione.

6. Io la mando contro una nazione empia e la dirigo contro il popolo che ha provocato la mia ira, con l'ordine di darsi al saccheggio, di far bottino, di calpestarlo come il fango delle strade.

7. Ma essa non la intende cosí; non cosí la pensa in cuor suo; essa ha in cuore di distruggere, di sterminare nazioni in gran numero.

8. Infatti dice: “I miei príncipi non sono forse tanti re?

9. Forse Calno non è come Carchemis? O Camat come Arpad? O *Samaria come *Damasco?

10. Come la mia mano è giunta a colpire i regni degli idoli dove le immagini erano piú numerose che a *Gerusalemme e a Samaria,

11. non posso io forse, come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli, fare anche a Gerusalemme e alle sue statue?”»

12. Ma quando il Signore avrà compiuto tutta la sua opera sul monte *Sion e a Gerusalemme, «io», dice il Signore, «punirò il re d'Assiria per il frutto della superbia del suo cuore e dell'arroganza dei suoi sguardi alteri.

13. Infatti egli dice: “Io l'ho fatto grazie alla forza della mia mano e alla mia saggezza, perché sono intelligente; ho rimosso i confini dei popoli, ho saccheggiato i loro tesori; e, potente come sono, ho detronizzato dei re.

14. La mia mano ha trovato, come un nido, le ricchezze dei popoli; e come uno raccoglie delle uova abbandonate, cosí io ho raccolto tutta la terra; e nessuno ha mosso l'ala o aperto il becco o mandato un grido”».

15. La scure si vanta forse contro colui che la maneggia? La sega si inorgoglisce forse contro colui che la muove? Come se la verga facesse muovere colui che l'alza, come se il bastone alzasse colui che non è di legno!

16. Perciò il Signore, Dio degli eserciti, manderà la consunzione tra i suoi piú robusti; e sotto la sua gloria accenderà un fuoco, come il fuoco di un incendio.

17. La luce d'*Israele diventerà un fuoco, e il suo Santo una fiamma, che arderà e divorerà i suoi rovi e i suoi pruni in un solo giorno.

18. La gloria della sua foresta e della sua fertile campagna egli la consumerà, anima e corpo; sarà come il deperimento di un uomo che langue.

19. Il resto degli alberi della sua foresta sarà cosí minimo che un bambino potrebbe farne il conto.

20. In quel giorno il residuo d'Israele e gli scampati della casa di *Giacobbe smetteranno di appoggiarsi su colui che li colpiva, e si appoggeranno con sincerità sul Signore, sul Santo d'Israele.

21. Un residuo, il residuo di Giacobbe, tornerà al Dio potente.

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