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Isaia 10:3-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

3. Che farete il giorno che Dio vi visiterà, il giorno che la rovina giungerà da lontano? Presso chi fuggirete in cerca di soccorso? Dove lascerete la vostra gloria?

4. Non rimarrà loro che curvarsi tra i prigionieri o cadere fra gli uccisi. Con tutto ciò, la sua ira non si calma, e la sua mano rimane distesa.

5. «Guai all'Assiria, verga della mia ira! Ha in mano il bastone della mia punizione.

6. Io la mando contro una nazione empia e la dirigo contro il popolo che ha provocato la mia ira, con l'ordine di darsi al saccheggio, di far bottino, di calpestarlo come il fango delle strade.

7. Ma essa non la intende cosí; non cosí la pensa in cuor suo; essa ha in cuore di distruggere, di sterminare nazioni in gran numero.

8. Infatti dice: “I miei príncipi non sono forse tanti re?

9. Forse Calno non è come Carchemis? O Camat come Arpad? O *Samaria come *Damasco?

10. Come la mia mano è giunta a colpire i regni degli idoli dove le immagini erano piú numerose che a *Gerusalemme e a Samaria,

11. non posso io forse, come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli, fare anche a Gerusalemme e alle sue statue?”»

12. Ma quando il Signore avrà compiuto tutta la sua opera sul monte *Sion e a Gerusalemme, «io», dice il Signore, «punirò il re d'Assiria per il frutto della superbia del suo cuore e dell'arroganza dei suoi sguardi alteri.

13. Infatti egli dice: “Io l'ho fatto grazie alla forza della mia mano e alla mia saggezza, perché sono intelligente; ho rimosso i confini dei popoli, ho saccheggiato i loro tesori; e, potente come sono, ho detronizzato dei re.

14. La mia mano ha trovato, come un nido, le ricchezze dei popoli; e come uno raccoglie delle uova abbandonate, cosí io ho raccolto tutta la terra; e nessuno ha mosso l'ala o aperto il becco o mandato un grido”».

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