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Isaia 10:10-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

10. Come la mia mano è giunta a colpire i regni degli idoli dove le immagini erano piú numerose che a *Gerusalemme e a Samaria,

11. non posso io forse, come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli, fare anche a Gerusalemme e alle sue statue?”»

12. Ma quando il Signore avrà compiuto tutta la sua opera sul monte *Sion e a Gerusalemme, «io», dice il Signore, «punirò il re d'Assiria per il frutto della superbia del suo cuore e dell'arroganza dei suoi sguardi alteri.

13. Infatti egli dice: “Io l'ho fatto grazie alla forza della mia mano e alla mia saggezza, perché sono intelligente; ho rimosso i confini dei popoli, ho saccheggiato i loro tesori; e, potente come sono, ho detronizzato dei re.

14. La mia mano ha trovato, come un nido, le ricchezze dei popoli; e come uno raccoglie delle uova abbandonate, cosí io ho raccolto tutta la terra; e nessuno ha mosso l'ala o aperto il becco o mandato un grido”».

15. La scure si vanta forse contro colui che la maneggia? La sega si inorgoglisce forse contro colui che la muove? Come se la verga facesse muovere colui che l'alza, come se il bastone alzasse colui che non è di legno!

16. Perciò il Signore, Dio degli eserciti, manderà la consunzione tra i suoi piú robusti; e sotto la sua gloria accenderà un fuoco, come il fuoco di un incendio.

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