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Giudici 9:49-57 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

49. Tutti tagliarono dei rami, ognuno il suo, e seguirono Abimelec; posero i rami contro al torrione e lo incendiarono con quelli che vi erano dentro. Cosí perí tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne.

50. Poi Abimelec andò a Tebes, la cinse d'assedio e se ne impadroní.

51. In mezzo alla città vi era una forte torre, dove si rifugiarono tutti gli abitanti della città, uomini e donne; vi si rinchiusero dentro e salirono sul tetto della torre.

52. Abimelec, giunto alla torre, l'attaccò e si accostò alla porta per appiccarvi il fuoco.

53. Ma una donna gettò giú un pezzo di *macina sulla testa di Abimelec e gli spezzò il cranio.

54. Egli chiamò subito il giovane che gli portava le armi, e gli disse: «Estrai la spada e uccidimi, affinché non si dica: “Lo ha ammazzato una donna!”» Il suo servo allora lo trafisse ed egli morí.

55. Quando gli Israeliti videro che Abimelec era morto, se ne andarono, ognuno a casa sua.

56. Cosí Dio fece ricadere sopra Abimelec il male che egli aveva fatto contro suo padre uccidendo i suoi settanta fratelli.

57. Dio fece anche ricadere sul capo degli uomini di Sichem tutto il male che avevano fatto; e su di loro si compí la maledizione di Iotam, figlio di Ierubbaal.

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