43. Egli prese allora la sua gente, la divise in tre schiere e fece un'imboscata nei campi; e quando vide che il popolo usciva dalla città, mosse contro di loro e ne fece strage.
44. Poi Abimelec e la gente che era con lui corsero avanti e vennero a porsi all'ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettarono su tutti quelli che erano nei campi e ne fecero strage.
45. Abimelec attaccò la città per tutta la giornata, la prese e uccise la gente che vi si trovava; poi spianò la città e vi sparse sopra del sale.
46. Tutti gli abitanti della torre di Sichem, udito ciò, si ritirarono nel torrione del tempio di El-Berit.
47. Fu riferito ad Abimelec che tutti gli abitanti della torre di Sichem si erano radunati lí.
48. Allora Abimelec salí sul monte Salmon con tutta la gente che era con lui; prese una scure, tagliò un ramo d'albero, lo sollevò e se lo mise sulla spalla; poi disse a quelli che erano con lui: «Quello che mi avete visto fare fatelo presto anche voi!»
49. Tutti tagliarono dei rami, ognuno il suo, e seguirono Abimelec; posero i rami contro al torrione e lo incendiarono con quelli che vi erano dentro. Cosí perí tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne.
50. Poi Abimelec andò a Tebes, la cinse d'assedio e se ne impadroní.
51. In mezzo alla città vi era una forte torre, dove si rifugiarono tutti gli abitanti della città, uomini e donne; vi si rinchiusero dentro e salirono sul tetto della torre.
52. Abimelec, giunto alla torre, l'attaccò e si accostò alla porta per appiccarvi il fuoco.
53. Ma una donna gettò giú un pezzo di *macina sulla testa di Abimelec e gli spezzò il cranio.
54. Egli chiamò subito il giovane che gli portava le armi, e gli disse: «Estrai la spada e uccidimi, affinché non si dica: “Lo ha ammazzato una donna!”» Il suo servo allora lo trafisse ed egli morí.