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Giudici 6:28-35 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

28. Quando la gente della città l'indomani mattina si alzò, ecco che l'altare di Baal era stato demolito, che l'idolo postovi accanto era abbattuto e che il secondo toro era offerto in olocausto sull'altare che era stato costruito.

29. Si dissero l'un l'altro: «Chi ha fatto questo?» Dopo essersi informati e dopo aver fatto delle ricerche, fu loro detto: «Gedeone, figlio di Ioas, ha fatto questo».

30. Allora la gente della città disse a Ioas: «Conduci fuori tuo figlio e sia messo a morte, perché ha demolito l'altare di Baal e ha abbattuto l'idolo che gli stava vicino».

31. Ioas rispose a tutti quelli che insorgevano contro di lui: «Volete difendere la causa di Baal? Volete venirgli in soccorso? Chi vorrà difendere la sua causa sarà messo a morte prima di domattina; se esso è un dio, difenda egli stesso la sua causa, visto che hanno demolito il suo altare».

32. Perciò quel giorno Gedeone fu chiamato *Ierubbaal, perché si disse: «Difenda Baal la sua causa contro di lui, visto che egli ha demolito il suo altare».

33. Tutti i Madianiti, gli Amalechiti e i popoli dell'oriente si radunarono, attraversarono il *Giordano e si accamparono nella valle di Izreel.

34. Ma lo Spirito del Signore rivestì Gedeone, il quale sonò la tromba, e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo.

35. Egli mandò anche dei messaggeri in tutto Manasse, invitandolo a seguirlo; mandò dei messaggeri nelle tribú di *Ascer, di *Zabulon e di *Neftali, e anche queste salirono a incontrarli.

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