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Giudici 5:22-31 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

22. Allora gli zoccoli dei cavalli martellavano il suolo, al galoppo, al galoppo dei loro guerrieri in fuga.

23. Maledite Meroz, dice l'angelo del Signore; maledite, maledite i suoi abitanti, perché non vennero in soccorso del Signore, in soccorso del Signore insieme con i prodi!

24. Benedetta sia fra le donne Iael, moglie di Eber, il Cheneo! Fra le donne che stanno sotto le tende, sia benedetta!

25. Egli chiese dell'acqua e lei gli diede del latte; in una coppa d'onore gli offerse della crema.

26. Con una mano prese il piuolo; e con la destra, il martello degli operai; colpí Sisera, gli spaccò la testa, gli fracassò e gli trapassò le tempie.

27. Ai piedi di Iael egli si piegò, cadde, giacque disteso; ai suoi piedi si piegò e cadde; là, dove si piegò, cadde esanime.

28. La madre di Sisera guarda dalla finestra e grida attraverso l'inferriata: Perché il suo carro tarda ad arrivare? Perché sono cosí lente le ruote dei suoi carri?

29. Le piú sagge delle sue dame le rispondono, e anche lei replica a sé stessa:

30. Non trovano forse bottino? Non se lo stanno forse dividendo? Una fanciulla, due fanciulle per ognuno; a Sisera un bottino di vesti variopinte; un bottino di vesti variopinte e ricamate, variopinte e ricamate d'ambo i lati per le spalle del vincitore!

31. Cosí periscano tutti i tuoi nemici, o Signore! Coloro che ti amano siano come il sole quando si alza in tutta la sua forza! Cosí il paese ebbe pace per quarant'anni.

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