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Giudici 5:18-29 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

18. Zabulon è un popolo che ha rischiato la vita, cosí pure *Neftali, sulle alture della campagna.

19. I re vennero, combatterono; allora combatterono i re di *Canaan a Taanac, presso le acque di Meghiddo; non ne riportarono un pezzo d'argento.

20. Dai cieli si combatté: gli astri, nel loro corso, combatterono contro Sisera.

21. Il torrente Chison li travolse, l'antico torrente, il torrente Chison. Anima mia, avanti, con forza!

22. Allora gli zoccoli dei cavalli martellavano il suolo, al galoppo, al galoppo dei loro guerrieri in fuga.

23. Maledite Meroz, dice l'angelo del Signore; maledite, maledite i suoi abitanti, perché non vennero in soccorso del Signore, in soccorso del Signore insieme con i prodi!

24. Benedetta sia fra le donne Iael, moglie di Eber, il Cheneo! Fra le donne che stanno sotto le tende, sia benedetta!

25. Egli chiese dell'acqua e lei gli diede del latte; in una coppa d'onore gli offerse della crema.

26. Con una mano prese il piuolo; e con la destra, il martello degli operai; colpí Sisera, gli spaccò la testa, gli fracassò e gli trapassò le tempie.

27. Ai piedi di Iael egli si piegò, cadde, giacque disteso; ai suoi piedi si piegò e cadde; là, dove si piegò, cadde esanime.

28. La madre di Sisera guarda dalla finestra e grida attraverso l'inferriata: Perché il suo carro tarda ad arrivare? Perché sono cosí lente le ruote dei suoi carri?

29. Le piú sagge delle sue dame le rispondono, e anche lei replica a sé stessa:

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