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Giudici 19 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Violenza fatta alla moglie di un Levita in Ghibea di Beniamino

1. In quel tempo non c'era re in *Israele. Un *Levita, il quale abitava nella parte piú lontana della regione montuosa di *Efraim, si prese per concubina una donna di *Betlemme di *Giuda.

2. Questa sua concubina gli fu infedele e lo lasciò per andarsene a casa di suo padre a Betlemme di Giuda, dove stette per un periodo di quattro mesi.

3. Suo marito si mosse e andò da lei per parlare al suo cuore e ricondurla con sé. Egli aveva preso con sé il suo servo e due asini. Lei lo condusse in casa di suo padre; e come il padre della giovane lo vide, gli si fece incontro festosamente.

4. Suo suocero, il padre della giovane, lo trattenne ed egli rimase con lui tre giorni; mangiarono, bevvero e pernottarono là.

5. Il quarto giorno si alzarono di buon'ora e il Levita si disponeva a partire; il padre della giovane disse a suo genero: «Prendi un boccone di pane per fortificarti il cuore; poi ve ne andrete».

6. Si sedettero ambedue, mangiarono e bevvero insieme. Poi il padre della giovane disse al marito: «Ti prego, acconsenti a passare qui la notte e il tuo cuore si rallegri».

7. Ma quell'uomo si alzò per andarsene; nondimeno, per l'insistenza del suocero, pernottò di nuovo là.

8. Il quinto giorno egli si alzò di buon'ora per andarsene; e il padre della giovane gli disse: «Ti prego, fortificati il cuore e aspettate finché declini il giorno». Si misero a mangiare insieme.

9. Quando quell'uomo si alzò per andarsene con la sua concubina e con il suo servo, il suocero, il padre della giovane, gli disse: «Ecco, il giorno volge ora a sera; ti prego, trattieniti qui questa notte; vedi, il giorno sta per finire; pernotta qui e il tuo cuore si rallegri; domani vi metterete di buon'ora in cammino e te ne andrai a casa».

10. Ma il marito non volle passarvi la notte; si alzò, partí, e giunse di fronte a Gebus, che è *Gerusalemme, con i suoi due asini sellati e con la sua concubina.

11. Quando furono vicini a Gebus, era quasi notte; il servo disse al suo padrone: «Vieni, ti prego, dirigiamo il cammino verso questa città dei Gebusei e passiamoci la notte».

12. Il padrone gli rispose: «No, non dirigeremo il cammino verso una città di stranieri i cui abitanti non sono figli d'Israele, ma andremo fino a Ghibea».

13. Disse ancora al suo servo: «Andiamo, cerchiamo d'arrivare a uno di quei luoghi e pernotteremo a Ghibea o a Rama».

14. Cosí passarono oltre e continuarono il viaggio; e il sole tramontò quando erano presso Ghibea, che appartiene a *Beniamino.

15. Volsero il cammino in quella direzione, per andare a pernottare a Ghibea. Il Levita andò e si fermò sulla piazza della città; ma nessuno li accolse in casa per la notte.

16. Quando ecco un vecchio, che tornava la sera dai campi, dal suo lavoro; era un uomo della regione montuosa d'Efraim, che abitava come forestiero a Ghibea, in mezzo ai Beniaminiti.

17. Il vecchio alzò gli occhi, vide quel viandante sulla piazza della città e gli disse: «Dove vai, e da dove vieni?»

18. Quello gli rispose: «Siamo partiti da Betlemme di Giuda e andiamo nella parte piú remota della zona montuosa d'Efraim. Io sono di là ed ero andato a Betlemme di Giuda; ora sto andando alla casa del Signore, ma nessuno mi accoglie in casa sua.

19. Eppure abbiamo paglia e foraggio per i nostri asini e anche pane e vino per me, per la tua serva e per il giovane che è con i tuoi servi; a noi non manca nulla».

20. Il vecchio gli disse: «La pace sia con te! Mi incarico io di ogni tuo bisogno; ma non devi passare la notte sulla piazza».

21. Cosí lo condusse in casa sua e diede del foraggio agli asini; i viandanti si lavarono i piedi, mangiarono e bevvero.

22. Mentre stavano rallegrandosi, ecco gli uomini della città, gente perversa, circondarono la casa, picchiarono alla porta e dissero al vecchio, al padrone di casa: «Fa' uscire quell'uomo che è entrato in casa tua, perché vogliamo abusare di lui!»

23. Ma il padrone di casa, uscito fuori, disse loro: «No, fratelli miei, vi prego, non fate una cattiva azione; dal momento che quest'uomo è venuto in casa mia, non commettete quest'infamia!

24. Ecco qua mia figlia che è vergine, e la concubina di quell'uomo; io ve le condurrò fuori e voi abusatene e fatene quel che vi piacerà; ma non commettete contro quell'uomo una simile infamia!»

25. Ma quegli uomini non vollero dargli ascolto. Allora l'uomo prese la sua concubina e la condusse fuori da loro; ed essi la presero, abusarono di lei tutta la notte fino al mattino; poi, allo spuntar dell'alba, la lasciarono andare.

26. Quella donna, sul far del giorno, venne a cadere alla porta di casa dell'uomo presso il quale stava suo marito e rimase lí finché fu giorno chiaro.

27. Suo marito, la mattina, si alzò, aprí la porta di casa e uscí per continuare il suo viaggio, quand'ecco la donna, la sua concubina, giaceva distesa alla porta di casa, con le mani sulla soglia.

28. Egli le disse: «Àlzati, andiamocene!» Ma non ebbe risposta. Allora il marito la caricò sull'asino e partí per tornare a casa sua.

29. Quando giunse a casa, si muní di un coltello, prese la sua concubina e la divise, membro per membro, in dodici pezzi, che mandò per tutto il territorio d'Israele.

30. Tutti quelli che videro ciò dissero: «Una cosa simile non è mai accaduta né si è mai vista, da quando i figli d'Israele salirono dal paese d'Egitto, fino al giorno d'oggi! Prendete a cuore questo fatto, consultatevi e parlate».