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Giudici 17:3-12 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

3. Egli restituí a sua madre i millecento sicli d'argento, e sua madre disse: «Io consacro al Signore, di mano mia, quest'argento a favore di mio figlio, per farne un'immagine scolpita e un'immagine di metallo fuso; e ora te lo rendo».

4. Quando egli ebbe restituito l'argento a sua madre, questa prese duecento sicli e li diede al fonditore, il quale ne fece un'immagine scolpita, di metallo fuso, che fu messa in casa di Mica.

5. Cosí quest'uomo, Mica, ebbe una casa per gli idoli; fece un *efod e degli *idoli domestici e consacrò uno dei suoi figli, che teneva come *sacerdote.

6. In quel tempo non vi era re in *Israele; ognuno faceva quello che gli pareva meglio.

7. Vi era un giovane di *Betlemme di *Giuda, della famiglia di Giuda, il quale era un *Levita, e abitava in questo luogo.

8. Quest'uomo partí dalla città di Betlemme di Giuda, per cercare un luogo adatto dove stabilirsi; e, cammin facendo, giunse nella regione montuosa di Efraim, alla casa di Mica.

9. Mica gli chiese: «Da dove vieni?» Quello gli rispose: «Sono un Levita di Betlemme di Giuda e vado a stabilirmi dove troverò un luogo adatto».

10. Mica gli disse: «Rimani con me e sii per me padre e sacerdote; ti darò dieci sicli d'argento all'anno, un vestito completo e il vitto». Il Levita entrò.

11. Egli acconsentí a stare con quell'uomo, che trattò il giovane come uno dei suoi figli.

12. Mica consacrò quel Levita; il giovane gli serví da sacerdote e si stabilí in casa sua.

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