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Giobbe 5:1-15 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. «Chiama pure! C'è forse chi ti risponda? A quale dei santi vorrai tu rivolgerti?

2. No, il cruccio non uccide che l'insensato e l'irritazione fa morire lo stolto.

3. Io ho visto l'insensato prender radice, ma ben presto ho dovuto maledire la sua casa.

4. I suoi figli vanno privi di soccorso, sono oppressi alla *porta della città, e non c'è chi li difenda.

5. L'affamato gli divora il raccolto, glielo ruba perfino dalle spine; l'assetato gli trangugia i beni.

6. Infatti, la sventura non spunta dalla terra, né il dolore germina dal suolo;

7. ma l'uomo nasce per soffrire, come la favilla per volare in alto.

8. «Io però vorrei cercare Dio, a Dio vorrei esporre la mia causa;

9. a lui, che fa cose grandi, imperscrutabili, meraviglie innumerevoli;

10. che sparge la pioggia sopra la terra e manda l'acqua sui campi;

11. che innalza quelli che erano abbassati e pone in salvo gli afflitti, in luogo elevato;

12. che sventa i disegni degli astuti, sicché le loro mani non giungono a eseguirli;

13. che prende gli abili nella loro astuzia, sicché il consiglio degli scaltri va in rovina.

14. Di giorno essi incorrono nelle tenebre, a mezzogiorno brancolano come di notte.

15. Ma Dio salva il meschino dalla spada della loro bocca, e il povero dalla mano del potente.

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