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Giobbe 31:32-39 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

32. (Lo straniero non passava la notte fuori; le mie porte erano aperte al viandante),

33. se, come fanno gli uomini, ho coperto i miei errori celando nel petto la mia *iniquità,

34. perché avevo paura della folla e del disprezzo delle famiglie, al punto da starmene tranquillo e non uscir di casa…

35. Oh, avessi pure chi m'ascoltasse! Ecco qua la mia firma! L'Onnipotente mi risponda! Scriva l'avversario mio la sua querela

36. e io la porterò attaccata alla mia spalla, me la cingerò come un diadema.

37. Gli renderò conto di tutti i miei passi, a lui mi avvicinerò come un principe!

38. Se la mia terra mi grida contro, se tutti i suoi solchi piangono,

39. se ne ho mangiato il frutto senza pagarla, se ho fatto sospirare chi la coltivava,

Leggi il capitolo completo Giobbe 31