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Giobbe 30:2-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

2. A che mi sarebbe servita la forza delle loro mani? Gente incapace a raggiungere l'età matura,

3. smunta dalla miseria e dalla fame, ridotta a brucare nel deserto la terra da tempo nuda e desolata,

4. strappando erba salsa presso i cespugli, ed avendo per pane radici di ginestra.

5. Sono scacciati di mezzo agli uomini, la gente grida loro dietro come dietro al ladro,

6. abitano in burroni orrendi, nelle caverne della terra e fra le rocce;

7. ragliano fra i cespugli, si sdraiano alla rinfusa sotto i rovi;

8. gente da nulla, razza senza nome, cacciata via dal paese a bastonate.

9. Ora io sono il tema delle loro canzoni, il soggetto dei loro discorsi.

10. Mi detestano, mi fuggono, non si trattengono dallo sputarmi in faccia.

11. Non hanno piú ritegno, mi umiliano, rompono ogni freno in mia presenza.

12. Questa gentaglia insorge alla mia destra, m'incalzano, e si appianano le vie contro di me per distruggermi.

13. Hanno sovvertito il mio cammino, traggono vantaggio dalla mia rovina, essi che nessuno vorrebbe soccorrere!

14. Avanzano come attraverso un'ampia breccia, si precipitano davanti in mezzo alle rovine.

15. Terrori mi si rovesciano addosso; il mio onore è portato via come dal vento, è passata come una nube la mia felicità.

16. «Ora mi consumo, mi hanno colto i giorni dell'afflizione.

17. La notte mi trafigge, mi stacca le ossa, e i dolori che mi rodono non hanno sosta.

18. Per la gran violenza del mio male la mia veste si sforma, mi si serra addosso come una tunica.

19. Dio m'ha gettato nel fango, e rassomiglio alla polvere e alla cenere.

20. Io grido a te, ma tu non mi rispondi; ti sto davanti, ma tu non mi consideri!

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