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Giobbe 30:18-31 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

18. Per la gran violenza del mio male la mia veste si sforma, mi si serra addosso come una tunica.

19. Dio m'ha gettato nel fango, e rassomiglio alla polvere e alla cenere.

20. Io grido a te, ma tu non mi rispondi; ti sto davanti, ma tu non mi consideri!

21. Ti sei mutato in nemico crudele verso di me; mi perseguiti con la potenza della tua mano.

22. Mi alzi per aria, mi fai portar via dal vento, e mi annienti nella tempesta.

23. Infatti, lo so, tu mi conduci alla morte, alla casa di convegno di tutti i viventi.

24. Forse chi sta per perire non protende la mano e nell'angoscia sua non grida aiuto?

25. Non piangevo io forse per chi era nell'avversità e non ero io angustiato per il povero?

26. Speravo il bene, ma è venuto il male; aspettavo la luce, ma è venuta l'oscurità!

27. Le mie viscere bollono e non hanno riposo, sono venuti per me giorni d'afflizione.

28. Me ne vado tutto annerito, ma non dal sole; mi alzo in mezzo all'assemblea e grido aiuto;

29. sono diventato fratello degli sciacalli, compagno degli struzzi.

30. La mia pelle è nera e cade a pezzi; le mie ossa sono calcinate dall'arsura.

31. La mia cetra non dà piú che accenti di lutto, e la mia zampogna voce di pianto.

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