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Giobbe 30:1-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. «Ora servo da zimbello ai piú giovani di me, i cui padri non avrei reputato degni di stare fra i cani del mio gregge!

2. A che mi sarebbe servita la forza delle loro mani? Gente incapace a raggiungere l'età matura,

3. smunta dalla miseria e dalla fame, ridotta a brucare nel deserto la terra da tempo nuda e desolata,

4. strappando erba salsa presso i cespugli, ed avendo per pane radici di ginestra.

5. Sono scacciati di mezzo agli uomini, la gente grida loro dietro come dietro al ladro,

6. abitano in burroni orrendi, nelle caverne della terra e fra le rocce;

7. ragliano fra i cespugli, si sdraiano alla rinfusa sotto i rovi;

8. gente da nulla, razza senza nome, cacciata via dal paese a bastonate.

9. Ora io sono il tema delle loro canzoni, il soggetto dei loro discorsi.

10. Mi detestano, mi fuggono, non si trattengono dallo sputarmi in faccia.

11. Non hanno piú ritegno, mi umiliano, rompono ogni freno in mia presenza.

12. Questa gentaglia insorge alla mia destra, m'incalzano, e si appianano le vie contro di me per distruggermi.

13. Hanno sovvertito il mio cammino, traggono vantaggio dalla mia rovina, essi che nessuno vorrebbe soccorrere!

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