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Giobbe 3:1-9 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Allora *Giobbe aprí la bocca e maledisse il giorno della sua nascita.

2. E cominciò a parlare cosí:

3. «Perisca il giorno che io nacqui e la notte in cui si disse: “È stato concepito un maschio!”

4. Quel giorno si converta in tenebre, non se ne curi Dio dall'alto, né splenda su di esso la luce!

5. Se lo riprendano le tenebre e l'ombra di morte, resti su di esso una fitta nuvola, le eclissi lo riempiano di paura!

6. Quella notte diventi preda di un buio cupo, non venga contata tra i giorni dell'anno, non entri nel novero dei mesi!

7. Quella notte sia notte sterile e non vi si oda grido di gioia.

8. La maledicano quei che maledicono i giorni e sono esperti nell'evocare il drago.

9. Si oscurino le stelle del suo crepuscolo, aspetti la luce e la luce non venga, e non contempli le palpebre dell'alba,

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