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Giobbe 28:6-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

6. Le sue rocce sono la sede dello zaffiro, e vi si trova la polvere d'oro.

7. L'uccello rapace non conosce il sentiero che vi conduce, né l'ha mai scorto l'occhio del falco.

8. Le fiere superbe non vi hanno messo piede, il leone non c'è passato mai.

9. L'uomo stende la mano sul granito, rovescia dalle radici le montagne.

10. Pratica trafori dentro le rocce, e l'occhio suo scorge quanto c'è di prezioso.

11. Frena le acque perché non gemano e le cose nascoste trae fuori alla luce.

12. Ma la saggezza, dove trovarla? Dov'è il luogo dell'intelligenza?

13. L'uomo non ne sa la via, non la si trova sulla terra dei viventi.

14. L'abisso dice: “Non è in me”; il mare dice: “Non sta da me”.

15. Non la si ottiene in cambio d'oro, né la si compra a peso d'argento.

16. Non la si acquista con l'oro di Ofir, con l'ònice prezioso e con lo zaffiro.

17. L'oro e il vetro non reggono al suo confronto, non la si dà in cambio di vasi d'oro fino.

18. Non si parli di corallo, di cristallo; la saggezza vale piú delle perle.

19. Il topazio d'Etiopia non può starle a confronto, l'oro puro non ne controbilancia il valore.

20. Da dove viene dunque la saggezza? Dov'è il luogo dell'intelligenza?

21. Essa è nascosta agli occhi di ogni vivente, è celata agli uccelli del cielo.

22. L'abisso e la morte dicono: “Ne abbiamo avuto qualche sentore”.

23. Dio solo conosce la via che vi conduce, egli solo sa il luogo dove risiede,

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