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Giobbe 21:3-19 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

3. Sopportatemi, lasciate che io parli, e quando avrò parlato tu mi potrai deridere.

4. Mi lamento forse di un uomo? E come farei a non perder la pazienza?

5. Guardatemi, stupite, mettetevi la mano sulla bocca.

6. Quando ci penso, ne sono smarrito, e la mia carne è presa da un brivido.

7. Perché mai vivono gli empi? Perché arrivano alla vecchiaia e anche crescono di forze?

8. La loro discendenza prospera sotto i loro sguardi intorno ad essi, i loro germogli fioriscono sotto gli occhi loro.

9. La loro casa è in pace, al sicuro da spaventi, la verga di Dio non li colpisce.

10. Il loro toro monta e non sbaglia, la loro vacca figlia senz'abortire.

11. Mandano fuori come un gregge i loro piccini, e i loro figli saltano e ballano.

12. Cantano al suono del timpano e della cetra, si rallegrano al suono della zampogna.

13. Passano felici i loro giorni poi scendono in un attimo nel *soggiorno dei morti.

14. Eppure, dicevano a Dio: “Ritírati da noi! Noi non ci curiamo di conoscere le tue vie!

15. Che cos'è l'Onnipotente perché lo serviamo? Che guadagneremo a pregarlo?”

16. Ecco, non hanno essi in mano la loro felicità? (Lungi da me il consiglio degli empi! )

17. Quando mai la lampada degli empi si spegne, e piomba loro addosso la rovina e Dio, nella sua ira, li retribuisce con castighi?

18. Quando mai sono essi come paglia al vento, come pula portata via dall'uragano?

19. “Dio”, mi dite, “tiene in serbo il castigo per i figli dell'empio”. Ma punisca lui stesso! Che lo senta lui,

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