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Giobbe 15:14-29 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

14. Chi è mai l'uomo per esser puro, il nato di donna per esser giusto?

15. Ecco, Dio non si fida nemmeno dei suoi santi, i cieli non sono puri ai suoi occhi;

16. quanto meno quest'essere abominevole e corrotto, l'uomo, che tracanna iniquità come acqua!

17. «Io voglio istruirti; porgimi ascolto e ti racconterò quello che ho visto,

18. quello che i saggi hanno riferito senza nulla celare di quel che sapevano dai padri,

19. ai quali soltanto è stato dato il paese; e in mezzo ai quali non è passato lo straniero.

20. L'empio è tormentato tutti i suoi giorni, e pochi sono gli anni riservati al prepotente.

21. Sempre ha negli orecchi rumori spaventosi e in piena pace gli piomba addosso il distruttore.

22. Non ha speranza di uscire dalle tenebre, e si sente destinato alla spada.

23. Va peregrinando in cerca di pane; dove trovarne? Egli sa che gli è vicino il giorno tenebroso.

24. Le difficoltà e l'angoscia lo riempiono di paura, l'assalgono come un re pronto alla battaglia,

25. perché ha steso la mano contro Dio, ha sfidato l'Onnipotente,

26. gli s'è slanciato audacemente contro, sotto il folto dei suoi scudi ricurvi.

27. Aveva la faccia coperta di grasso, i fianchi carichi di pinguedine;

28. si era stabilito in città distrutte, in case disabitate, destinate a diventar mucchi di sassi.

29. Egli non si arricchirà, la sua fortuna non sarà stabile; né le sue proprietà si stenderanno sulla terra.

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