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Geremia 51:55-64 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

55. Il Signore infatti devasta Babilonia e fa cessare il suo grande rumore; le onde dei devastatori muggono come grandi acque, se ne ode il fracasso;

56. perché il devastatore piomba su di lei, su Babilonia, i suoi prodi sono presi, i loro archi spezzati, poiché il Signore è il Dio delle retribuzioni, non manca di rendere ciò che è dovuto.

57. Io ubriacherò i suoi capi e i suoi saggi, i suoi governatori, i suoi magistrati, i suoi prodi, ed essi si addormenteranno di un sonno perenne, e non si risveglieranno piú», dice il Re, che si chiama Signore degli eserciti.

58. Cosí parla il Signore degli eserciti: «Le larghe mura di Babilonia saranno spianate al suolo, le sue alte porte saranno incendiate; cosí i popoli avranno lavorato per nulla, le nazioni si saranno stancate per il fuoco».

59. Ordine dato dal *profeta *Geremia a Seraia, figlio di Neria, figlio di Maaseia, quando si recò a Babilonia con *Sedechia, re di Giuda, il quarto anno del regno di Sedechia. Seraia era responsabile delle soste.

60. Geremia scrisse in un libro tutto il male che doveva accadere a Babilonia, cioè tutte queste parole che sono scritte riguardo a Babilonia.

61. Geremia disse a Seraia: «Quando sarai arrivato a Babilonia, avrai cura di leggere tutte queste parole,

62. e dirai: “O Signore, tu hai detto di questo luogo che lo avresti distrutto, al punto che non sarebbe stato piú abitato né da uomo, né da bestia, e che sarebbe stato ridotto in una desolazione perenne”.

63. Quando avrai finito di leggere questo libro, tu vi legherai una pietra, lo getterai in mezzo all'Eufrate,

64. e dirai: “Cosí affonderà Babilonia, e non si rialzerà piú, a causa del male che io faccio venire su di lei; cadrà esausta”». Fin qui, le parole di Geremia.

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