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Geremia 49:11-27 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

11. Lascia i tuoi orfani, io li farò vivere, e le tue vedove confidino in me!»

12. Infatti cosí parla il Signore: «Ecco, quelli che non erano destinati a bere la coppa la dovranno bere; e tu andresti del tutto impunito? Non andrai impunito, tu la berrai certamente.

13. Io infatti lo giuro per me stesso», dice il Signore, «Bosra diverrà una desolazione, un obbrobrio, un deserto, una maledizione; tutte le sue città saranno solitudini eterne».

14. Io ho ricevuto un messaggio dal Signore, un messaggero è stato inviato fra le nazioni: «Adunatevi, venite contro di lei, alzatevi per la battaglia!»

15. «Infatti, ecco, io ti rendo piccolo fra le nazioni, disprezzato fra gli uomini.

16. Lo spavento che ispiravi, l'orgoglio del tuo cuore ti hanno ingannato, o tu che abiti nei crepacci delle rocce, che occupi la cima delle colline; ma anche se tu facessi il tuo nido in alto come l'aquila, io ti farò precipitar di lassú», dice il Signore.

17. «Edom diventerà una desolazione; chiunque vi passerà vicino rimarrà stupito e si metterà a fischiare a causa di tutti i suoi flagelli.

18. Come avvenne al sovvertimento di *Sodoma, di *Gomorra e di tutte le città a loro vicine», dice il Signore, «nessuno piú abiterà in questo luogo, non vi risiederà piú nessun figlio d'uomo.

19. Ecco, egli sale come un leone dalle rive lussureggianti del *Giordano contro il forte territorio; io ne farò fuggire a un tratto Edom, e stabilirò su di esso colui che io ho scelto. Infatti chi è simile a me? Chi mi ordinerà di comparire in giudizio? Qual è il pastore che possa starmi di fronte?»

20. Perciò, ascoltate il disegno che il Signore ha concepito contro Edom, i pensieri che medita contro gli abitanti di Teman! Certo, saranno trascinati via come i piú piccoli del gregge; certo, la loro abitazione sarà devastata.

21. Al rumore della loro caduta trema la terra; si ode il loro grido fino al mar Rosso.

22. Ecco, il nemico sale, fende l'aria, come l'aquila, spiega le sue ali verso Bosra; il cuore dei prodi di Edom, in quel giorno, è come il cuore d'una donna in doglie di parto.

23. Riguardo a *Damasco. «Camat e Arpad sono confuse, poiché hanno udito una cattiva notizia; vengono meno; è un'agitazione come quella del mare, che non può calmarsi.

24. Damasco diviene fiacca, si volta per fuggire, un tremito l'ha còlta; angoscia e dolori si sono impadroniti di lei, come di donna che partorisce.

25. Come mai non è stata risparmiata la città famosa, la città della mia gioia?

26. Cosí i suoi giovani cadranno nelle sue piazze, tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno», dice il Signore degli eserciti.

27. Io appiccherò il fuoco alle mura di Damasco, ed esso divorerà i palazzi di Ben-Adad».

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