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Geremia 48:20-35 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

20. Moab è coperto di vergogna, perché è infranto; lanciate urla, gridate! annunziate sull'Arnon che Moab è devastato!

21. Un castigo è venuto sul paese della pianura, sopra Colon, sopra Iaas, su Mefaat,

22. su Dibon, su Nebo, su Bet-Diblataim,

23. su Chiriataim, su Bet-Gamul, su Bet-Meon,

24. su Cheriot, su Bosra, su tutte le città del paese di Moab vicine e lontane.

25. La forza di Moab è abbattuta, il suo braccio è spezzato», dice il Signore.

26. «Ubriacatelo, poich'egli si è innalzato contro il Signore, si rotoli Moab nel suo vomito e diventi anch'egli un oggetto di scherno!

27. Israele non è forse stato per te un oggetto di scherno? Era forse stato trovato fra i ladri, che ogni volta che parli di lui tu scuoti il capo?

28. Abbandonate le città e andate a sistemarvi nelle rocce, o abitanti di Moab! Siate come le colombe che fanno il loro nido sull'orlo dei precipizi.

29. Noi abbiamo udito l'orgoglio di Moab, l'orgogliosissimo popolo, la sua arroganza, la sua superbia, la sua fierezza, l'alterigia del suo cuore.

30. Io conosco la sua tracotanza», dice il Signore; «le sue vanterie non hanno approdato a nulla di stabile.

31. Perciò, io alzo un lamento su Moab, io prorompo in grida per tutto Moab; perciò si geme per quelli di Chir-Eres.

32. O vigna di Sibma, io piango per te piú ancora che per Iazer; i tuoi rami andavano oltre il mare, arrivavano fino al mare di Iazer; il devastatore è piombato sui tuoi frutti d'estate e sulla tua vendemmia.

33. La gioia e l'esultanza sono scomparse dalla fertile campagna e dal paese di Moab; io ho fatto mancare il vino nei tini; non si pigia piú l'uva con grida di gioia; il grido che si ode non è piú il grido di gioia.

34. Gli alti lamenti di Chesbon giungono fino a Eleale; si fanno udire fin verso Iaas; da Soar fino a Coronaim, fino a Eglat-Selisia; perfino le acque di Nimrim sono prosciugate.

35. Io farò venir meno in Moab», dice il Signore, «chi sale sull'alto luogo e chi offre profumi ai suoi dèi.

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