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Geremia 46:12-27 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

12. Le nazioni odono la tua infamia e la terra è piena del tuo grido; poiché il prode vacilla appoggiandosi al prode, tutti e due cadono assieme».

13. La parola che il Signore rivolse al profeta Geremia sulla venuta di Nabucodonosor, re di Babilonia, per colpire il paese d'Egitto.

14. «Annunziatelo in Egitto, banditelo a Migdol, banditelo a Nof e a Tapanes! Dite: “Àlzati, prepàrati, poiché la spada divora tutto ciò che ti circonda”.

15. Perché i tuoi prodi sono atterrati? Non possono resistere perché il Signore li abbatte.

16. Egli ne fa vacillare molti; essi cadono l'uno sopra l'altro, e dicono: “Andiamo, torniamo al nostro popolo e al nostro paese natío, lontani dalla spada micidiale”.

17. Là essi gridano: Il faraone, re d'Egitto, non è che un vano rumore, ha lasciato passare il tempo fissato.

18. Com'è vero che io vivo», dice il re che si chiama il Signore degli eserciti, «il nemico verrà come un Tabor, fra le montagne, come un *Carmelo che avanza sul mare.

19. O figlia che abiti l'Egitto, fa' il tuo bagaglio per la deportazione! Poiché Nof diventerà una desolazione, sarà devastata, nessuno vi abiterà piú.

20. L'Egitto è una giovenca bellissima, ma viene un tafano, viene dal settentrione.

21. Anche i mercenari che sono in mezzo all'Egitto sono come vitelli da ingrasso; anch'essi volgono il dorso, fuggono tutti assieme, non resistono; poiché piomba su di loro il giorno della loro calamità, il tempo del loro castigo.

22. La sua voce giunge come quella di un serpente; poiché avanzano con un esercito, marciano contro di lui con asce, come tanti tagliaboschi.

23. Essi abbattono la sua foresta», dice il Signore, «sebbene sia impenetrabile, perché quelli sono piú numerosi delle locuste, non si possono contare.

24. La figlia dell'Egitto è coperta di vergogna, è data in mano del popolo del settentrione».

25. Il Signore degli eserciti, Dio d'*Israele, dice: «Ecco, io punirò Amon di No, il faraone, l'Egitto, i suoi dèi, i suoi re, il faraone e quelli che confidano in lui;

26. li darò in mano di quelli che cercano la loro vita, in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia, e in mano dei suoi servitori; ma, dopo questo, l'Egitto sarà abitato come ai giorni di prima», dice il Signore.

27. «Tu dunque non temere, *Giacobbe mio servitore, non ti sgomentare, Israele! Poiché, ecco, io ti salverò dal lontano paese, salverò la tua discendenza dalla terra della sua deportazione; Giacobbe ritornerà, sarà in riposo, sarà tranquillo; nessuno piú lo spaventerà.

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