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Geremia 44:6-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

6. perciò il mio furore e la mia ira si sono riversati, e hanno divampato nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme, che sono ridotte deserte e desolate, come oggi si vede.

7. Ora cosí parla il Signore, Dio degli eserciti, Dio d'Israele: “Perché commettete questo gran male contro voi stessi, tanto da farvi sterminare in mezzo a Giuda, uomini e donne, bambini e lattanti, al punto che non rimanga di voi nessun residuo?

8. Perché provocare la mia ira con l'opera delle vostre mani, offrendo profumi ad altri dèi nel paese d'Egitto dove siete venuti ad abitare? Cosí vi farete sterminare e sarete abbandonati alla maledizione e all'infamia fra tutte le nazioni della terra.

9. Avete forse dimenticato le malvagità dei vostri padri, le malvagità dei re di Giuda, le malvagità delle loro mogli, le malvagità vostre e le malvagità commesse dalle vostre mogli nel paese di Giuda e per le vie di Gerusalemme?

10. Fino a oggi non c'è stata contrizione da parte loro, non hanno avuto timore, non hanno camminato secondo la mia legge e secondo i miei statuti, che io avevo messo davanti a voi e davanti ai vostri padri”.

11. Perciò cosí parla il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: “Ecco, io volgo la mia faccia contro di voi per il vostro male, e per distruggere tutto Giuda.

12. Prenderò i superstiti di Giuda che si sono ostinati a venire nel paese d'Egitto per abitarvi, e saranno tutti consumati; cadranno nel paese d'Egitto; saranno consumati dalla spada e dalla fame, dal piú piccolo al piú grande; periranno per la spada e per la fame; saranno abbandonati all'esecrazione, alla desolazione, alla maledizione e all'infamia.

13. Punirò quelli che abitano nel paese d'Egitto, come ho punito Gerusalemme con la spada, con la fame e con la peste;

14. nessuno si salverà o scamperà dei superstiti di Giuda che sono venuti a stare nel paese d'Egitto con la speranza di tornare poi nel paese di Giuda, dove desiderano rientrare per abitarvi; essi, a eccezione di alcuni fuggiaschi, non vi ritorneranno”».

15. Allora tutti gli uomini, i quali sapevano che le loro mogli offrivano profumi ad altri dèi, tutte le donne che si trovavano là riunite in gran numero e tutto il popolo residente nel paese d'Egitto a Patros risposero a Geremia, dicendo:

16. «Quanto alla parola che ci hai detta nel nome del Signore, noi non ti ubbidiremo,

17. ma vogliamo mettere interamente in pratica tutto quello che la nostra bocca ha espresso: offrire profumi alla regina del cielo, farle delle *libazioni, come già abbiamo fatto noi, i nostri padri, i nostri re, i nostri capi, nelle città di Giuda e per le vie di Gerusalemme; allora avevamo abbondanza di pane, stavamo bene e non vedevamo nessuna calamità;

18. ma da quando abbiamo smesso di offrire profumi alla regina del cielo e di farle delle libazioni, abbiamo avuto mancanza di ogni cosa; siamo stati consumati dalla spada e dalla fame.

19. Quando noi offriamo profumi alla regina del cielo e le facciamo delle libazioni, è forse senza il consenso dei nostri mariti che le facciamo delle focacce a sua immagine e le offriamo delle libazioni?»

20. Geremia parlò a tutto il popolo, agli uomini, alle donne e a tutto il popolo che gli aveva risposto a quel modo, e disse:

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