Antico Testamento

Nuovo Testamento

Geremia 31:19-29 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

19. Dopo che mi sono sviato, io mi sono pentito; dopo che ho riconosciuto il mio stato, mi sono battuto l'anca; io sono coperto di vergogna, confuso, perché porto l'infamia della mia giovinezza”.

20. Efraim è dunque per me un figlio cosí caro? un figlio prediletto? Da quando io parlo contro di lui, è piú vivo e continuo il ricordo che ne ho; perciò le mie viscere si commuovono per lui, e io certo ne avrò pietà», dice ilSignore.

21. «Metti delle pietre miliari, fatti dei pali indicatori, poni ben mente alla strada, alla via che hai seguita. Ritorna, vergine d'Israele, torna a queste città che sono tue!

22. Fino a quando te ne andrai vagabonda, figlia infedele? Poiché il Signore crea una cosa nuova sulla terra: la donna che corteggia l'uomo».

23. Cosí parla il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: «Si dirà pure questa parola nel paese di *Giuda e nelle sue città, quando li avrò fatti tornare dalla deportazione: Il Signore ti benedica, territorio di giustizia, monte santo!

24. Là si stabiliranno assieme Giuda e tutte le sue città; gli agricoltori e quelli che guidano le greggi.

25. Poiché io ristorerò l'anima stanca, sazierò ogni anima languente».

26. A questo punto mi sono svegliato e ho guardato; e il mio sonno mi era stato dolce.

27. «Ecco, i giorni vengono», dice il Signore, «in cui io seminerò la casa d'Israele e la casa di Giuda di semenza d'uomini e di semenza d'animali.

28. Avverrà che, come ho vegliato su di loro per sradicare e per demolire, per abbattere, per distruggere e per nuocere, cosí veglierò su di loro per costruire e per piantare», dice il Signore.

29. «In quei giorni non si dirà piú: “I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati”,

Leggi il capitolo completo Geremia 31