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Geremia 22:4-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

4. Infatti, se metterete realmente in pratica questa parola, dei re a cui appartiene il trono di Davide entreranno per le porte di questa casa su carri e su cavalli: entreranno essi, i loro servitori e il loro popolo.

5. Ma, se non date ascolto a queste parole, io giuro per me stesso, dice il Signore, che questa casa andrà in rovina”».

6. Poiché cosí parla il Signore riguardo alla casa del re di Giuda: «Tu eri per me come *Galaad, come la vetta del Libano. Ma, certo, io ti ridurrò simile a un deserto, a delle città disabitate.

7. Preparo contro di te dei devastatori, armati ciascuno delle sue armi; essi abbatteranno i cedri tuoi piú belli e li getteranno nel fuoco.

8. Molte nazioni passeranno presso questa città, e ognuno dirà all'altro: “Perché il Signore ha fatto cosí a questa grande città?”

9. Si risponderà: “Perché hanno abbandonato il patto del Signore, del loro Dio; perché si sono prostrati davanti ad altri dèi e li hanno serviti”».

10. Non piangete per il morto, non vi affliggete per lui; ma piangete, piangete per colui che se ne va, perché non tornerà piú e non vedrà piú il suo paese natío.

11. Infatti cosí parla il Signore, riguardo a Sallum, figlio di *Giosia, re di Giuda, che regnava al posto di Giosia suo padre, e che è uscito da questo luogo: «Egli non vi ritornerà piú,

12. ma morirà nel luogo dove l'hanno deportato; non vedrà piú questo paese».

13. «Guai a colui che costruisce la sua casa senza giustizia e le sue camere senza equità; che fa lavorare il prossimo per nulla, non gli paga il suo salario

14. e dice: “Mi costruirò una casa grande con camere spaziose al piano di sopra”. Egli vi fa delle finestre, la riveste di legno di cedro e la dipinge di rosso!

15. Tu regni forse perché hai la passione del cedro? Tuo padre forse non mangiava e beveva? Però faceva ciò che è retto e giusto, e tutto gli andava bene.

16. Egli giudicava la causa del povero e del bisognoso, e tutto gli andava bene. Questo non significa forse conoscermi?» dice il Signore.

17. «Ma tu non hai occhi né cuore che per la tua cupidigia, per spargere sangue innocente, per fare oppressione e violenza».

18. Perciò, cosí parla il Signore riguardo a Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda: «Non lo si compiangerà, dicendo: “Ahimè, fratello mio, ahimè sorella!” Non se ne farà cordoglio, dicendo: “Ahimè, signore, ahimè, maestà!”

19. Sarà sepolto come si seppellisce un asino, trascinato e gettato fuori dalle porte di *Gerusalemme».

20. «Sali sul Libano e grida, alza la voce in *Basan, grida dall'Abarim, perché tutti i tuoi amanti sono distrutti.

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