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Geremia 2:25-35 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

25. Guarda che il tuo piede non si scalzi e che la tua gola non s'inaridisca! Ma tu hai detto: “Non c'è rimedio; no, io amo gli stranieri e andrò dietro a loro!”

26. Come il ladro è confuso quand'è colto sul fatto, cosí sono confusi quelli della casa d'Israele: essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti,

27. i quali dicono al legno: “Tu sei mio padre”, e alla pietra: “Tu ci hai dato la vita!” Poiché essi mi hanno voltato le spalle e non la faccia; ma nel tempo della loro sventura dicono: “Àlzati e salvaci!”

28. Dove sono i tuoi dèi che ti sei fatti? Si alzino, se ti possono salvare nel tempo della tua sventura! Infatti, o *Giuda, tu hai tanti dèi quante città.

29. «Perché mi contestate? Voi tutti mi siete stati infedeli», dice il Signore.

30. «Invano ho colpito i vostri figli; non ne hanno ricevuto correzione; la vostra spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore.

31. Gente, considerate la parola del Signore! Io sono stato forse un deserto o un paese di fitte tenebre per Israele? Perché dice il mio popolo: “Noi siamo liberi, non vogliamo tornare piú da te”?

32. La fanciulla può forse dimenticare i suoi ornamenti, o la sposa la sua cintura? Eppure il mio popolo ha dimenticato me, da giorni innumerevoli.

33. Come sei brava a trovare la via per cercare l'amore! Hai di che insegnare persino alle donne malvagie!

34. Anche sulla tua veste si trova il sangue di poveri innocenti, che tu non hai còlto in flagrante delitto di scasso;

35. eppure, dopo tutto questo, tu dici: “Io sono innocente; certo l'ira sua si è distolta da me”. Ecco io ti condannerò perché hai detto: “Non ho peccato”.

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