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Geremia 2:25-32 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

25. Guarda che il tuo piede non si scalzi e che la tua gola non s'inaridisca! Ma tu hai detto: “Non c'è rimedio; no, io amo gli stranieri e andrò dietro a loro!”

26. Come il ladro è confuso quand'è colto sul fatto, cosí sono confusi quelli della casa d'Israele: essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti,

27. i quali dicono al legno: “Tu sei mio padre”, e alla pietra: “Tu ci hai dato la vita!” Poiché essi mi hanno voltato le spalle e non la faccia; ma nel tempo della loro sventura dicono: “Àlzati e salvaci!”

28. Dove sono i tuoi dèi che ti sei fatti? Si alzino, se ti possono salvare nel tempo della tua sventura! Infatti, o *Giuda, tu hai tanti dèi quante città.

29. «Perché mi contestate? Voi tutti mi siete stati infedeli», dice il Signore.

30. «Invano ho colpito i vostri figli; non ne hanno ricevuto correzione; la vostra spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore.

31. Gente, considerate la parola del Signore! Io sono stato forse un deserto o un paese di fitte tenebre per Israele? Perché dice il mio popolo: “Noi siamo liberi, non vogliamo tornare piú da te”?

32. La fanciulla può forse dimenticare i suoi ornamenti, o la sposa la sua cintura? Eppure il mio popolo ha dimenticato me, da giorni innumerevoli.

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