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Genesi 47:21-31 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

21. Quanto al popolo, lo trasferí nelle città, da un capo all'altro dell'Egitto;

22. solo le terre dei *sacerdoti non acquistò, perché i sacerdoti ricevevano un'assegnazione stabilita per loro dal faraone e mangiavano grazie all'assegnazione fatta dal faraone; per questo essi non vendettero le loro terre.

23. Giuseppe disse al popolo: «Ecco, oggi ho acquistato voi e le vostre terre per il faraone; eccovi del seme; seminate la terra;

24. al tempo della raccolta, ne darete il quinto al faraone; quattro parti saranno vostre, per seminare i campi e per nutrirvi con quelli che sono in casa vostra e con i vostri bambini».

25. Quelli dissero: «Tu ci hai salvato la vita! Ci sia dato di trovar grazia agli occhi del nostro signore e saremo schiavi del faraone!»

26. Giuseppe ne fece una legge, che dura fino al giorno d'oggi, secondo la quale un quinto del reddito delle terre d'Egitto era per il faraone: soltanto le terre dei sacerdoti non diventarono del faraone.

27. Cosí gli *Israeliti abitarono nel paese d'Egitto, nella terra di Goscen; ebbero delle proprietà, furono fecondi e si moltiplicarono oltremodo.

28. Giacobbe visse nel paese d'Egitto diciassette anni; la durata della vita di Giacobbe fu di centoquarantasette anni.

29. Quando Israele s'avvicinò al giorno della sua morte, chiamò suo figlio Giuseppe e gli disse: «Ti prego, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, mettimi la tua mano sotto la coscia e usami bontà e fedeltà; non seppellirmi in Egitto!

30. Ma, quando giacerò con i miei padri, portami fuori d'Egitto e seppelliscimi nella loro tomba!»

31. Egli rispose: «Farò come tu dici». Giacobbe disse: «Giuramelo». Giuseppe glielo giurò. Israele, rivolto al capo del letto, adorò.

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