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Genesi 40:4-11 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

4. Il capitano delle guardie li affidò alla sorveglianza di Giuseppe, il quale li serviva. Essi rimasero in prigione per un certo tempo.

5. In una medesima notte, il coppiere e il panettiere del re d'Egitto, che erano rinchiusi nella prigione, ebbero tutti e due un sogno, un sogno per uno, e ciascun sogno aveva il suo significato particolare.

6. Giuseppe, venuto la mattina da loro, li guardò e li vide tutti turbati.

7. Interrogò allora gli ufficiali del faraone che erano con lui in prigione nella casa del suo padrone, e disse: «Perché oggi avete il viso cosí triste?»

8. Quelli gli risposero: «Abbiamo fatto un sogno e non c'è nessuno che ce lo interpreti». Giuseppe disse loro: «Le interpretazioni non appartengono a Dio? Raccontatemi i sogni, vi prego».

9. Allora il capo dei coppieri raccontò il suo sogno a Giuseppe e gli disse: «Nel mio sogno, mi stava davanti una vite;

10. in quella vite c'erano tre tralci; mi pareva che essa germogliasse, poi fiorisse, e desse infine dei grappoli d'uva matura.

11. Io avevo in mano la coppa del faraone; presi l'uva, la spremetti nella coppa del faraone e diedi la coppa in mano al faraone».

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