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Genesi 38:23-30 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

23. Giuda disse: «Si tenga pure il pegno, e non esponiamoci agli scherni! Ecco, io ho mandato questo capretto e tu non l'hai trovata».

24. Circa tre mesi dopo, vennero a dire a Giuda: «Tamar, tua nuora, si è prostituita e, per di piú, eccola incinta in seguito alla sua prostituzione». Giuda disse: «Portatela fuori e sia bruciata!»

25. Mentre la portavano fuori, mandò a dire al suo suocero: «Sono incinta dell'uomo al quale appartengono queste cose». E disse: «Riconosci, ti prego, di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone».

26. Giuda li riconobbe e disse: «È piú giusta di me, perché non l'ho data a mio figlio Sela». Ed egli non ebbe piú relazioni con lei.

27. Quando venne il tempo in cui doveva partorire, ecco che Tamar aveva in grembo due gemelli.

28. Mentre partoriva, l'uno di essi mise fuori una mano e la levatrice la prese e vi legò un filo scarlatto, dicendo: «Questo qui esce per primo».

29. Ma egli ritirò la mano, ed uscí suo fratello. Allora la levatrice disse: «Perché ti sei fatta questa breccia?» Per questo motivo gli fu messo nome Perez.

30. Poi uscí suo fratello, che aveva alla mano il filo scarlatto; e fu chiamato Zerac.

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