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Genesi 38:19-28 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

19. Allora Tamar si alzò e se ne andò; si tolse il velo e si rimise le vesti da vedova.

20. Giuda mandò il capretto per mezzo del suo amico, l'Adullamita, al fine di ritirare il pegno dalle mani di quella donna, ma egli non la trovò.

21. Interrogò la gente del luogo, dicendo: «Dov'è quella prostituta che stava a Enaim, sulla via?» Quelli risposero: «Qui non c'è stata nessuna prostituta».

22. Egli se ne tornò da Giuda e gli disse: «Non l'ho trovata e, per di piú, la gente del luogo mi ha detto: “Qui non c'è stata nessuna prostituta”».

23. Giuda disse: «Si tenga pure il pegno, e non esponiamoci agli scherni! Ecco, io ho mandato questo capretto e tu non l'hai trovata».

24. Circa tre mesi dopo, vennero a dire a Giuda: «Tamar, tua nuora, si è prostituita e, per di piú, eccola incinta in seguito alla sua prostituzione». Giuda disse: «Portatela fuori e sia bruciata!»

25. Mentre la portavano fuori, mandò a dire al suo suocero: «Sono incinta dell'uomo al quale appartengono queste cose». E disse: «Riconosci, ti prego, di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone».

26. Giuda li riconobbe e disse: «È piú giusta di me, perché non l'ho data a mio figlio Sela». Ed egli non ebbe piú relazioni con lei.

27. Quando venne il tempo in cui doveva partorire, ecco che Tamar aveva in grembo due gemelli.

28. Mentre partoriva, l'uno di essi mise fuori una mano e la levatrice la prese e vi legò un filo scarlatto, dicendo: «Questo qui esce per primo».

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