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Genesi 33:6-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

6. Allora le serve si avvicinarono con i loro figli e si inchinarono.

7. Si avvicinarono anche Lea e i suoi figli e si inchinarono. Poi si avvicinarono Giuseppe e Rachele e s'inchinarono.

8. Allora Esaú disse: «Che ne vuoi fare di tutta quella schiera che ho incontrato?» Giacobbe rispose: «È per trovare grazia agli occhi del mio signore».

9. Ed Esaú: «Io ho molta roba, fratello mio; tieni per te ciò che è tuo».

10. Ma Giacobbe disse: «No, ti prego, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, accetta il dono dalla mia mano, perché io ho visto il tuo volto come uno vede il volto di Dio, e tu mi hai fatto buona accoglienza.

11. Ti prego, accetta il mio dono che ti è stato presentato, perché Dio è stato molto buono con me, e io ho di tutto». E tanto insistette, che Esaú l'accettò.

12. Poi Esaú disse: «Partiamo, incamminiamoci, io andrò davanti a te».

13. Giacobbe rispose: «Il mio signore sa che i bambini sono in tenera età e che ho con me delle pecore e delle vacche che allattano; se si forzasse la loro andatura anche per un giorno solo, le bestie morirebbero.

14. Passi dunque il mio signore davanti al suo servo; e io me ne verrò pian piano, al passo del bestiame che mi precederà, e al passo dei bambini, finché arrivi presso al mio signore, a *Seir».

15. Esaú disse: «Permetti almeno che io lasci con te un po' della gente che ho con me». Ma Giacobbe rispose: «E perché questo? Basta che io trovi grazia agli occhi del mio signore».

16. Cosí Esaú, in quel giorno stesso, rifece il cammino verso Seir.

17. Giacobbe partí alla volta di Succot, costruí una casa per sé e fece delle capanne per il suo bestiame; per questo quel luogo fu chiamato Succot.

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