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Genesi 24:2-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

2. Abraamo disse al piú anziano dei servi di casa sua, che aveva il governo di tutti i suoi beni: «Metti la tua mano sotto la mia coscia

3. e io ti farò giurare per il Signore, il Dio dei cieli e il Dio della terra, che tu non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei *Cananei in mezzo ai quali abito;

4. ma andrai al mio paese, dai miei parenti, e vi prenderai una moglie per mio figlio, per *Isacco».

5. Il servo gli rispose: «Forse quella donna non vorrà seguirmi in questo paese; dovrò allora ricondurre tuo figlio nel paese dal quale tu sei uscito?»

6. Abraamo gli disse: «Guàrdati dal far tornare là mio figlio!

7. Il Signore, il Dio dei cieli, che mi fece uscire dalla casa di mio padre e dal mio paese natale - e mi parlò e mi giurò dicendo: “Io darò alla tua discendenza questo paese” - egli stesso manderà il suo angelo davanti a te e tu prenderai di là una moglie per mio figlio.

8. Se la donna non vorrà seguirti, allora sarai sciolto da questo giuramento che ti faccio fare; soltanto, non ricondurre là mio figlio».

9. E il servo pose la mano sotto la coscia d'Abraamo suo signore, e gli giurò di fare queste cose.

10. Poi il servo prese dieci cammelli, tra i cammelli del suo signore, e partí, avendo a sua disposizione tutti i beni del suo signore; e, messosi in viaggio, giunse in Mesopotamia, alla città di Naor.

11. Dopo aver fatto riposare sulle ginocchia i cammelli fuori della città presso un pozzo d'acqua, verso sera, all'ora in cui le donne escono ad attinger acqua, disse:

12. «O Signore, Dio del mio signore Abraamo, ti prego, fammi fare quest'oggi un felice incontro; usa bontà verso Abraamo mio signore!

13. Ecco, io sto qui presso questa sorgente; e le figlie degli abitanti della città usciranno ad attingere acqua.

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