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Ezechiele 40:1-9 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. L'anno venticinquesimo della nostra deportazione, al principio dell'anno, il decimo giorno del mese, quattordici anni dopo la presa della città, in quello stesso giorno, la mano del Signore fu sopra di me, ed egli mi trasportò nel paese d'*Israele.

2. In una visione divina mi trasportò là e mi posò sopra un monte altissimo sul quale stava, dal lato di mezzogiorno, come la costruzione d'una città.

3. Egli mi condusse là, ed ecco che c'era un uomo il cui aspetto era come l'aspetto del rame; aveva in mano una corda di lino e una *canna per misurare; egli stava in piedi sulla porta.

4. Quell'uomo mi disse: «*Figlio d'uomo, apri gli occhi e guarda, porgi l'orecchio e ascolta, sta' attento a tutte le cose che io ti mostrerò; poiché tu sei stato condotto qua perché io te le mostri. Riferisci alla casa d'Israele tutto quello che vedrai».

5. Ed ecco, un muro esterno circondava la casa tutt'intorno. L'uomo aveva in mano una canna per misurare, lunga sei *cubiti, di un cubito e un *palmo ciascuno. Egli misurò la larghezza del muro; era una canna; l'altezza era una canna.

6. Poi venne alla porta che guardava verso oriente, ne salí la gradinata, e misurò la soglia della porta, che era della larghezza di una canna: questa prima soglia aveva la larghezza di una canna.

7. Ogni camera misurava una canna di lunghezza e una canna di larghezza. Tra le camere c'era uno spazio di cinque cubiti. La soglia della porta verso il vestibolo della porta, dal lato della casa, era di una canna.

8. Misurò il vestibolo della porta dal lato della casa; era una canna.

9. Misurò il vestibolo della porta; era otto cubiti; i suoi pilastri erano due cubiti. Il vestibolo della porta era dal lato della casa.

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