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Esodo 18:7-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

7. Allora Mosè uscí a incontrare suo suocero, s'inchinò e lo baciò; s'informarono scambievolmente della loro salute, poi entrarono nella tenda.

8. Allora Mosè raccontò a suo suocero tutto quello che il Signore aveva fatto al faraone e agli Egiziani per amore d'Israele, tutte le sofferenze patite durante il viaggio e come il Signore li aveva liberati.

9. Ietro si rallegrò di tutto il bene che il Signore aveva fatto a Israele, liberandolo dalla mano degli Egiziani.

10. Ietro disse: «Benedetto sia il Signore, che vi ha liberati dalla mano degli Egiziani e dalla mano del faraone; egli ha liberato il popolo dal giogo degli Egiziani!

11. Ora riconosco che il Signore è piú grande di tutti gli dèi; tale si è mostrato quando gli Egiziani hanno agito orgogliosamente contro Israele».

12. Ietro, suocero di Mosè, prese un olocausto e dei sacrifici per offrirli a Dio; *Aaronne con tutti gli *anziani d'Israele vennero a mangiare con il suocero di Mosè davanti a Dio.

13. Il giorno seguente, Mosè si sedette per amministrare la giustizia al popolo, e il popolo rimase intorno a Mosè dal mattino fino alla sera.

14. Quando il suocero di Mosè vide tutto quello che egli faceva per il popolo, disse: «Che cosa fai con il popolo? Perché siedi solo, e tutto il popolo ti sta attorno dal mattino fino alla sera?»

15. Mosè rispose a suo suocero: «Perché il popolo viene da me per consultare Dio.

16. Quando essi hanno qualche questione, vengono da me e io giudico fra l'uno e l'altro, faccio loro conoscere gli ordini di Dio e le sue leggi».

17. Ma il suocero di Mosè gli disse: «Quel che fai non va bene.

18. Tu ti esaurirai certamente e stancherai anche questo popolo che è con te; perché questo compito è troppo pesante per te; tu non puoi farcela da solo.

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