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Esodo 14:8-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

8. Il Signore indurí il cuore del faraone, re d'Egitto, ed egli inseguí i figli d'Israele che uscivano a testa alta.

9. Gli Egiziani dunque li inseguirono. Tutti i cavalli, i carri del faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito li raggiunsero mentre essi erano accampati presso il mare, vicino a Pi-Achirot, di fronte a Baal-Sefon.

10. Quando il faraone si avvicinò, i figli d'Israele alzarono gli occhi; ed ecco, gli Egiziani marciavano alle loro spalle. Allora i figli d'Israele ebbero una gran paura, gridarono al Signore,

11. e dissero a Mosè: «Mancavano forse tombe in Egitto, per portarci a morire nel deserto? Che cosa hai fatto, facendoci uscire dall'Egitto?

12. Era appunto questo che ti dicevamo in Egitto: “Lasciaci stare, ché serviamo gli Egiziani!” Poiché era meglio per noi servire gli Egiziani che morire nel deserto».

13. E Mosè disse al popolo: «Non abbiate paura, state fermi e vedrete la salvezza che il Signore compirà oggi per voi; infatti gli Egiziani che avete visti quest'oggi, non li rivedrete mai piú.

14. Il Signore combatterà per voi e voi ve ne starete tranquilli».

15. Il Signore disse a Mosè: «Perché gridi a me? Di' ai figli d'Israele che si mettano in marcia.

16. Alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e dividilo; e i figli d'Israele entreranno in mezzo al mare sulla terra asciutta.

17. Quanto a me, io indurirò il cuore degli Egiziani e anch'essi entreranno dietro di loro; io sarò glorificato nel faraone e in tutto il suo esercito, nei suoi carri e nei suoi cavalieri.

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