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Esdra 4:1-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Quando i nemici di *Giuda e di *Beniamino vennero a sapere che i reduci dall'esilio costruivano un *tempio al Signore, Dio d'*Israele,

2. si avvicinarono a *Zorobabele e ai capi famiglia e dissero loro: «Noi vogliamo costruire con voi, perché, come voi, noi cerchiamo il vostro Dio, e gli offriamo sacrifici dal tempo di Esaraddon, re d'Assiria, che ci ha fatti venire in questo paese».

3. Ma Zorobabele, *Iesua, e gli altri capi famiglia d'Israele risposero loro: «Non è compito vostro costruire insieme a noi una casa al nostro Dio; noi la costruiremo da soli al Signore, Dio d'Israele, come *Ciro, re di Persia, ci ha ordinato».

4. Allora la gente del paese si mise a scoraggiare il popolo di Giuda, a molestarlo per impedirgli di fabbricare,

5. e a corrompere dei consiglieri perché facessero fallire il suo piano. Questo durò per tutta la vita di Ciro, re di Persia, e fino al regno di *Dario, re di Persia.

6. Sotto il regno di Assuero, al principio del suo regno, scrissero un'accusa contro gli abitanti di Giuda e di *Gerusalemme.

7. Poi, al tempo di *Artaserse, Bislam, Mitredat, Tabeel e gli altri loro colleghi scrissero ad Artaserse, re di Persia. La lettera era scritta in caratteri *aramaici e redatta in aramaico.

8. Reum il governatore e Simsai il segretario scrissero al re Artaserse una lettera contro Gerusalemme, in questi termini:

9. Reum il governatore, Simsai il segretario, e gli altri loro colleghi di Din, d'Afarsatac, di Tarpel, d'Afaras, d'Erec, di *Babilonia, di Susan, di Dea, di *Elam,

10. e gli altri popoli che il grande e illustre Osnapar ha trasportati e stabiliti nella città di *Samaria, e gli altri che stanno di là dal fiume… eccetera.

11. Questo è il testo della lettera che inviarono al re Artaserse: I tuoi servi, che risiedono oltre il fiume, eccetera.

12. Sappia il re che i Giudei che sono partiti da te e giunti in mezzo a noi a Gerusalemme, ricostruiscono la città ribelle e malvagia, ne rialzano le mura e ne restaurano le fondamenta.

13. Sappia dunque il re che, se questa città si ricostruisce e se le sue mura si rialzano, essi non pagheranno piú né tributo né imposta né pedaggio, e il tesoro dei re ne soffrirà.

14. Poiché noi mangiamo il sale del palazzo e non ci sembra conveniente stare a vedere il danno del re, mandiamo al re questa informazione.

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