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Ecclesiaste 9:10-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

10. Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiché nel *soggiorno dei morti dove vai, non c'è piú né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza.

11. Io mi sono rimesso a considerare che sotto il sole, per correre non basta essere agili, né basta per combattere essere valorosi, né essere saggi per avere del pane, né essere intelligenti per avere delle ricchezze, né essere abili per ottenere favore; poiché tutti dipendono dal tempo e dalle circostanze.

12. L'uomo infatti non conosce la sua ora; come i pesci che sono presi nella rete fatale e come gli uccelli che sono colti nel laccio, cosí i figli degli uomini sono presi nel laccio al tempo dell'avversità, quando essa piomba su di loro improvvisa.

13. Ho visto sotto il sole anche questo esempio di saggezza che mi è parsa grande.

14. C'era una piccola città, con dentro pochi uomini; un gran re le marciò contro, la cinse d'assedio e le costruí contro dei grandi bastioni.

15. Ora in essa si trovò un uomo povero e saggio che con la sua saggezza salvò la città. Eppure nessuno conservò ricordo di quell'uomo povero.

16. Allora io dissi: «La saggezza vale piú della forza»; ma la saggezza del povero è disprezzata e le sue parole non sono ascoltate.

17. Le parole dei saggi ascoltate nella tranquillità valgono piú delle grida di chi domina fra gli stolti.

18. La saggezza vale piú degli strumenti di guerra; ma un solo peccatore distrugge un gran bene.

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