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Ecclesiaste 7:7-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

7. Certo l'oppressione rende insensato il saggio, e il dono fa perdere il senno.

8. Vale piú la fine di una cosa, che il suo principio; e lo spirito paziente vale piú dello spirito altero.

9. Non ti affrettare a irritarti nello spirito tuo, perché l'irritazione riposa in seno agli stolti.

10. Non dire: «Come mai i giorni di prima erano migliori di questi?», poiché non è da saggio domandarsi questo.

11. La saggezza è buona quanto un'eredità, e anche di piú, per quelli che vedono il sole.

12. Infatti la saggezza offre un riparo, come l'offre il denaro; ma l'eccellenza della scienza sta in questo, che la saggezza fa vivere quelli che la possiedono.

13. Considera l'opera di Dio; chi potrà raddrizzare ciò che egli ha reso curvo?

14. Nel giorno della prosperità godi del bene, e nel giorno dell'avversità rifletti. Dio ha fatto l'uno come l'altro, affinché l'uomo non scopra nulla di ciò che sarà dopo di lui.

15. Ho visto tutto questo nei giorni della mia vanità. C'è un tale giusto che perisce per la sua giustizia, e c'è un tale empio che prolunga la sua vita con la sua malvagità.

16. Non essere troppo giusto, e non farti troppo saggio: perché vorresti rovinarti?

17. Non essere troppo empio, e non essere stolto; perché dovresti morire prima del tempo?

18. È bene che tu ti attenga fermamente a questo, e che non allontani la mano da quello; chi teme Dio infatti evita tutte queste cose.

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